PRIMA PROPOSTA DI PERCORSO

La prima escursione "in parole" del blog rappresenta una sfida piuttosto interessante per chi è alle prime armi, ma è comunque un buon allenamento anche per il podista navigato, nonché ricca di punti interessanti sui quali soffermarsi quando anziché allenarsi ci si sta svagando con della corsa leggera. Base di partenza e arrivo, saranno quasi sempre gli stessi, ovvero il paese di Laerru, almeno finché qualche amico non si vorrà unire al sottoscritto nelle mie escursioni, cosa che spero davvero possa accadere presto.

Il percorso di questo post è tra quelli che uso più spesso, sia per la distanza, non troppo lunga ma neanche troppo corta (non ho ancora verificato con il GPS, aggiornerò appena possibile), sia perché presenta scorci suggestivi e pendenze interessanti.
Si esce dal paese seguendo via Emilio Lussu, attraverso alcuni sentieri che portano verso Monte Ultana
Dopo poche centinaia di metri ci si tuffa subito nella campagna sul sentiero che porta nei pressi di Monte Ultana, tappa che normalmente inserirei nella mia corsa ma che in questo periodo lo si può solo costeggiare a causa della fitta vegetazione primaverile, quasi impossibile da attraversare a meno di non dover contare graffi e bruciori per il contatto con le ortiche. Sul Monte Ultana, che altro non è se non una collinetta, si trovano i resti di un nuraghe.
Nell'immagine il "Monte Ultana", impraticabile durante la primavera. A sinistra si scorge il vicino paese di Perfugas.
Dopo alcuni saliscendi piuttosto divertenti ci si trova nella prima salita interessante anche se breve, che costeggia una piccola fattoria dove farete un incontro ravvicinato con alcuni maiali che non vi daranno troppa importanza.
Sentiero alternativo, facente parte di un altro percorso, anch'esso pressoché impraticabile durante la primavera, rappresenta una salita piuttosto impegnativa che poi si biforca in due strade, una che riporta in paese e l'altra che porta verso "Su Coloru", tra gli insediamenti umani più antichi rinvenuti in Sardegna
La nostra "gita" ora volge verso la sua destinazione primaria, Sedini, che rappresenta il giro di boa prima di tornare a casa in molti degli itinerari che ho preparato durante le mie uscite. Si tratta di un sentiero che solo dopo molte tortuosità diventa "carrabile", e che dopo una discesa piuttosto perigliosa ci porta al nostro primo sito di interesse, la chiesa di San Nicola di Silanis, risalente al XII secolo e al momento bloccata nella sua ristrutturazione.
La Chiesa di San Nicola di Silanis, la cui facciata è stata parzialmente restaurata, ha quasi 900 anni.
L'arrivo alla Chiesa ci preannuncia una salita piuttosto "seria", che può diventare più o meno lunga a seconda del nostro itinerario. La stradina asfaltata che troveremo sale infatti verso Sedini dopo una salita in quota che mette a dura prova le nostre povere gambe. Sul percorso ci si può anche imbattere in rocce che presentano tracce di conchiglie fossili, piuttosto comuni nel territorio.
La salita che dalla chiesa di San Nicola di Silanis porta verso Sedini. Pendenze molto impegnative attraverso tornanti che sembrano non finire mai.
Oggi però il nostro itinerario presenta un dislivello più elevato prima di giungere in paese, dopo una curva svoltiamo a sinistra attraverso un "single track" sul quale è meglio prestare attenzione per non farsi del male, si comincia a fare sul serio con un percorso tecnico ma divertente, che distrae la mente dalla lunga salita che non finirà tanto presto.
Dopo alcune centinaia di metri abbandoniamo la strada asfaltata per immergerci in un sentiero solitamente utilizzato dal bestiamo durante gli spostamenti. La salita è importante ma anche divertente
La salita ci premia con la vista sulla vallata che abbiamo lasciato poco prima, e raggiungiamo un altro punto di interesse rappresentato dalle rovine di un'altra chiesa, "L'annunziata"m di epoca simile a quella di San Nicola di Silanis. Raggiunta la chiesa il percorso ci da un po' di tregua e percorriamo alcune centinaia di metri su una leggera discesa.
La seconda chiesa campestre del nostro itinerario, "L'Annunziata", quasi completamente distrutta ma al cui interno è possibile indovinare quello che rappresentava la sua struttura originaria.
Nemmeno il tempo di rilassarsi sulla carrabile sterrata e il nostro percorso riprende a salire lungo un altro single track, ancora più impegnativo del precedente, ricco di rocce e frane, piuttosto scivoloso a causa dell'umidità, da prestarvi particolare attenzione nelle stagioni piovose, ma anche qui, un parco giochi per chi ama i percorsi immersi nella natura.
Iscrizioni turistiche sulla roccia all'imbocco del nostro secondo single track. Concaniedda è un altro sito interessante rappresentato da alcune grotte.
Impegnati a risparmiare le energie nella salita e soprattutto a non farci male sulle rocce semoventi, quasi non notiamo un nuraghe che apparirà alla nostra sinistra, e che presenta la caratteristica peculiare di essere l'unico nuraghe del territorio anglonese ad avere la camera interna integra.
Tra la vegetazione si scorge un nuraghe, all'interno di un terreno privato. Si tratta dell'unica struttura che presenta la camera interna ancora integra in Anglona
Sedini
Terminata non senza fatica la salita, possiamo finalmente tuffarci in una ripida discesa che porta al caratteristico paese di Sedini, incastonato tra le rocce e che conserva molte strutture antiche al suo interno.
Scorcio di Sedini
La domus de janas di Sedini, nei pressi dell'uscita del paese, durante i millenni è stata riutilizzata in diverse epoche che ne hanno segnato i resti al suo interno
Nel nostro percorso di oggi la visita a Sedini si chiude con la "domus de janas", la cui visita consiglio vivamente, e usciamo dal paese in direzione di Bulzi, altro paese dell'Anglona non compreso in questo itinerario (lo sarà in altri).
La vallata che abbiamo scalato nella nostra prima parte del percorso, nel quale si può intravvedere la chiesa di San Nicola
Il cimitero di Sedini, dal quale comincia il nostro ritorno verso casa
Raggiunto il cimitero di Sedini è arrivato il momento di riprendere la via di casa, lungo una ripida e per nulla semplice discesa sulla quale bisogna prestare particolare attenzione se si vuole andare veloci.
Dopo tanti km di salita, la discesa non offre relax
Al termine di un lungo sentiero ripido ci ricongiungiamo con la strada dalla quale siamo arrivati, nei pressi della chiesa di San Nicola, e dopo aver guadato un piccolo torrente (impraticabile durante le forti piogge) grazie all'aiuto (e alla perizia nell'attraversarle) di alcune rocce sulle quali saltiamo senza doverci bagnare, e comincia l'ultima salita verso casa.
Il piccolo torrente con le tre rocce sulle quali saltare per non bagnarsi. Impraticabile durante le forti piogge, il livello dell'acqua può salire oltre il ginocchio facendo sparire le pietre sotto il livello dell'acqua
L'ultima fatica prima di arrivare a destinazione, pendenze importanti, anche se il sentiero non è molto lungo, affrontarlo alla fine dell'allenamento non è semplice.
Durante la risalita verso casa ci prendiamo un momento per ammirare il piccolo monte che abbiamo "scalato" nella nostra arrampicata verso Sedini
Se abbiamo ancora benzina è il momento di usarla in modo da scollinare il più in fretta possibile, perché si tratta della salita più ripida del nostro itinerario, e per giunta alla fine dell'allenamento. Lo sforzo è ripagato da una vista mozzafiato sulla vallata, sovrastata da enormi rocce e dalla vista di Sedini.
Nel territorio dell'Anglona sono presenti numerose greggi e animali addomesticati in genere, è consigliabile prestarvi attenzione, ma la fauna nella quale è possibile imbattersi comprende animali selvatici quali uccelli rapaci, tartarughe, volpi, cinghiali e lepri. Se i cinghiali di solito non rappresentano un pericolo a  meno che non rappresentiamo una minaccia, è più importante invece prestare attenzione ai cani a guardia delle greggi, i quali possono essere molto poco amichevoli.
Sotto lo sguardo di un cavallo incuriosito chiudiamo la nostra salita e ci dirigiamo verso casa attraverso un sentiero piano e piuttosto agevole, prima di chiudere con una breve discesa che ci porterà dritti all'interno del paese.
Il primo itinerario finisce qui, se vorrete affrontarlo insieme a me non dovete far altro che contattarmi via mail alla casella email cescocanu@hotmail.it per organizzare un allenamento, anche di gruppo, con il solo scopo di divertirci.

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